Omero e le verità nascoste

a cura di Esther Pallabazzer e Lavinia Tognozzi

Introduzione


La questione omerica fra età ellenistica e età moderna

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Il dibattito in età antica


Unitari


Studiosi che sostengono che l'Odissea sia la prosecuzione dell'Iliade

Separatisti


Grammatici che sostengono che solo l'Iliade sia opera di Omero

Nel Rinascimento con la riscoperta del mondo classico si riaffaccia l'interesse per la questione omerica


Il dibattito nell'età moderna, XVII e XVIII secolo


Principali interpreti

d' Aubignac e Vico, gli 'anti-unitari'


F. Wolf, il padre della questione omerica



Francois Hédeline
d' Aubignac


Egli sosteneva che Iliade e Odissea fossero un insieme frammentario di miti, nei quali non era possibile identificare l'impronta di un autore.

Gian Battista Vico


Il grande filosofo napoletano afferma che la poesia omerica non può essere frutto di un solo autore ma che tutto il popolo greco vi abbia contribuito

Friedrich August Wolf


è considerato il padre della 'questione omerica'.
Da lui derivano le correnti filologiche degli unitari e degli analitici

La svolta teorica dei primi del '900


La teoria dell'oralità e lo stile formulare di Milman Parry


Nel 1928, Il filologo americano Milman Parry dopo lunghi studi che lo portano anche in Serbia formula una teoria 'innovativa' che determina una svolta negli studi omerici successivi. Secondo Parry l'epica omerica presenta le caratteristiche linguistiche strutturali della narrazione tramandata oralmente. Secondo la teoria di Parry i poemi omerici sono basati su 'formule' cioè si sviluppano intorno a gruppi di parole e a versi che si ripetono identici in passi fra loro diversi. Questo 'stile formulare' consentiva all'aedo d creare e di improvvisare le sue poesie direttamente al cospetto al pubblico, avvalendosi di un repertorio di formule. Non vi era dunque alcun bisogno di ricorrere all'espressione scritta.


dubbi e incertezze su esistenza/non esistenza del Poeta


' dubbi e credenze a favore dell'esistenza'


-Figlio di una ninfa (?)
-Discendente di Orfeo (?)
-Omero, cantore cieco che erra da una città all'altra (?)

"elementi a sfavore dell'esistenza di Omero"


- 1664, d'Aubignac; i canti venivano composti oralmente in diverse epoche. Omero mai esistito.

-Vico. Interpreta i Poemi Omerici come un'opera collettiva del popolo


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l'epos arcaico